In ‘Lascia che tutto ti accada’, Rainer Maria Rilke dipinge con parole delicate l’eterna danza dell’ambivalenza che anima la vita. È un invito a lasciarsi attraversare dall’esistenza, accogliendo in un unico respiro il bene e il male, quegli opposti che danzano in ogni angolo del nostro essere. Ogni verso è un passo in questa danza, un movimento che cerca l’armonia nel caos, l’equilibrio nella tempesta. La poesia di Rilke non è solo lettura; è viaggio, è esplorazione dell’anima, è una lotta sottile ma incessante per trovare quella pace che risiede, forse, solo nell’accettazione totale dell’essere.
Poesia in Italiano
Lascia che tutto ti accada: bellezza e terrore
Dio parla a ciascuno solamente prima ch’egli sia creato,
poi va con lui silente nella notte.
Ma le parole, quelle prima dell’inizio di ciascuno,
le parole, come nubi, sono queste:
Sospinto dal tuo intendere,
va’ fino al limite del tuo anelare;
dai a me una veste.
Dietro alle cose come incendio, fatti grande,
sicché le loro ombre, diffuse,
coprano sempre me completamente.
Lascia che tutto ti accada: bellezza e terrore.
Si deve sempre andare: nessun sentire è mai troppo lontano.
Non lasciare che da me tu sia diviso.
Vicina è la terra,
che vita è chiamata.
La riconoscerai
dalla sua solennità.
A me da’ la tua mano.
Poesia in lingua originale
Laß dir Alles geschehn: Schönheit und Schrecken
Gott spricht zu jedem nur, eh er ihn macht,
dann geht er schweigend mit ihm aus der Nacht.
Aber die Worte, eh jeder beginnt,
diese wolkigen Worte, sind:
Von deinen Sinnen hinausgesandt,
geh bis an deiner Sehnsucht Rand;
gieb mir Gewand.
Hinter den Dingen wachse als Brand,
daß ihre Schatten, ausgespannt,
immer mich ganz bedecken.
Laß dir Alles geschehn: Schönheit und Schrecken.
Man muß nur gehn: Kein Gefühl ist das fernste.
Laß dich von mir nicht trennen.
Nah ist das Land,
das sie das Leben nennen.
Du wirst es erkennen
an seinem Ernste.
Gieb mir die Hand.
Curiosità e significato
Questa poesia compare a chiusura del meraviglioso film “Jojo Rabbit”. Poeta amato da una delle protagoniste del film, e che a differenza delle traduzioni italiani più comuni si chiude: “Nessun sentire è immutabile”, invece di “Nessun sentire è mai troppo lontano” riferendosi ovviamente al cambiamento, al mutamento come l’unica cosa certa su questo pianeta!
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