sabato, Aprile 19, 2025

Trauma psicologico: cause, sintomi, diagnosi e percorsi di cura

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“Un trauma non è ciò che ci accade, ma ciò che accade dentro di noi a causa di ciò che ci accade.” Con questa frase lo psicoterapeuta Gabor Maté sottolinea una verità fondamentale: il trauma psicologico non è necessariamente legato alla gravità oggettiva dell’evento, ma alla risposta soggettiva dell’individuo. Ma come si fa a capire se si ha un trauma psicologico? Quali sono i segnali, le tipologie e i possibili percorsi di cura?

Come si fa a capire se si ha un trauma e cosa si intende per trauma psicologico?

In termini clinici, un trauma psicologico è la risposta emotiva e cognitiva a un evento percepito come minaccioso per l’integrità fisica o psichica dell’individuo. Può derivare da esperienze estreme, come abusi, violenze o incidenti, ma anche da eventi più sottili e ripetuti nel tempo, come trascuratezza, umiliazioni o lutti.a

Tipi di trauma: non tutto è post-traumatico

Non esiste un solo tipo di trauma psicologico. Gli specialisti distinguono diverse forme in base alla durata, alla ripetizione e al contesto in cui avvengono. Questa classificazione è utile per comprendere come un singolo episodio possa avere effetti diversi rispetto a esperienze traumatiche croniche o relazionali.

  • Trauma acuto: causato da un singolo evento altamente stressante o violento, come un’aggressione, un grave incidente, un disastro naturale.
  • Trauma cronico: deriva da situazioni ripetute nel tempo, come abusi familiari, bullismo, o relazioni coercitive, che minano l’autostima e la sicurezza dell’individuo.
  • Trauma complesso: solitamente ha origine nell’infanzia e coinvolge più traumi relazionali, come abbandoni, trascuratezze, maltrattamenti. Colpisce l’identità, la capacità di fidarsi, la regolazione emotiva.
  • Trauma intergenerazionale: si trasmette da una generazione all’altra, anche in assenza di un evento traumatico diretto. Può derivare da traumi vissuti da genitori o nonni (guerre, povertà, migrazioni forzate), interiorizzati attraverso il silenzio, la paura o modelli educativi rigidi. Le neuroscienze parlano oggi di “epigenetica del trauma” per descrivere come queste esperienze modificano persino l’espressione genica.

Sintomi: quando il trauma parla attraverso il corpo e la mente

Il trauma può esprimersi in modi diversi, spesso subdoli. Non sempre si manifesta con crisi evidenti: talvolta il corpo o la psiche reagiscono anni dopo l’evento, o attraverso sintomi che la persona non riesce a collegare a un trauma. Riconoscere questi segnali è il primo passo per interrompere il ciclo del dolore.

  • Intrusioni: pensieri ricorrenti, flashback, sogni disturbanti che riportano alla mente l’evento traumatico.
  • Evitamento: meccanismi di difesa che portano a evitare luoghi, persone, emozioni legate al trauma.
  • Alterazioni dell’umore: senso di colpa, vergogna, depressione, anedonia (incapacità di provare piacere).
  • Iperattivazione: difficoltà a rilassarsi, insonnia, scatti d’ira, ipervigilanza.
  • Dissociazione: esperienze di disconnessione dalla realtà (derealizzazione) o da sé stessi (depersonalizzazione).
  • Somatizzazioni: manifestazioni fisiche croniche senza causa medica, come cefalee, problemi gastrointestinali, tensioni muscolari.

Le conseguenze a lungo termine: un trauma non elaborato resta nel tempo

Quando il trauma non viene elaborato, può trasformarsi in una “memoria congelata” che continua a influenzare il comportamento, le relazioni e l’autopercezione. A lungo andare, queste ferite interiori compromettono la salute mentale e il benessere globale dell’individuo.

  • Disturbi d’ansia e depressione
  • Disturbo da stress post-traumatico (PTSD)
  • Dipendenze da sostanze o comportamenti compulsivi
  • Disturbi dissociativi o di personalità
  • Difficoltà relazionali e affettive, isolamento

Nel caso dei traumi infantili complessi, si parla di “trauma evolutivo”: esperienze precoci che interferiscono con lo sviluppo neurologico ed emotivo, condizionando profondamente la vita adulta.

Come si capisce se si ha un trauma psicologico

Comprendere se si è portatori di un trauma può essere difficile. Spesso i segnali sono sfumati, oppure l’individuo ha sviluppato meccanismi di negazione o rimozione. Tuttavia, esistono alcuni indizi ricorrenti, soprattutto quando la persona si sente “bloccata” in reazioni che non riesce a spiegare.

  • Ripetizione di dinamiche affettive disfunzionali

  • Iperreattività a stimoli minori o neutri

  • Tendenza a minimizzare o razionalizzare il dolore emotivo

  • Senso costante di insicurezza o di vuoto esistenziale

Questionari psicologici e strumenti clinici validati possono offrire un primo orientamento, ma solo uno psicologo o psicoterapeuta può effettuare una diagnosi accurata.

Cura del trauma: dalla parola al corpo, un lavoro integrato

Oggi il trattamento del trauma non è più confinato alla sola “talk therapy”. La ricerca neuroscientifica ha mostrato che il trauma agisce anche a livello somatico e neurologico, e per questo sono nate terapie integrate che coinvolgono corpo, emozioni e memoria.

Tra i principali approcci terapeutici riconosciuti:

  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): aiuta a modificare i pensieri disfunzionali legati al trauma.
  • EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): stimolazione bilaterale per rielaborare i ricordi traumatici.
  • Terapie corporee e somatiche: come la Somatic Experiencing o la terapia sensomotoria, per sciogliere le memorie corporee del trauma.
  • Psicoterapia psicodinamica: per esplorare i vissuti inconsci, i legami affettivi, e le origini relazionali del trauma.
  • Farmaci: in alcuni casi, antidepressivi o ansiolitici possono supportare il percorso terapeutico.

Il trauma psicologico non è una condanna. È una ferita che può essere riconosciuta, accolta e curata. La guarigione non consiste nel dimenticare l’evento traumatico, ma nel reintegrarlo nella propria storia con consapevolezza, restituendo all’individuo il senso di sé e la fiducia nel mondo.

“Il trauma non è ciò che ci spezza. È ciò che, se affrontato, ci rivela quanto siamo capaci di ricostruirci.”

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La redazione di Psicologia Narrativa si occupa di informare su tutte le novità in campo scientifico e psicologico, di approfondire argomenti sui fenomeni di massa e sociali.

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