domenica, Marzo 16, 2025

L’inconscio non è un’invenzione, è reale!

L'inconscio come incubazione dell'inespresso. Può aiutarci o può far danno? Ecco una mini guida per non cadere in alcuni tranelli della mente.

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Gli esperti in psicologia e life coaching concordano su un aspetto cruciale: è fondamentale superare il pensiero limitante del “non ce la faccio”. Questa non è solo una frase motivazionale, ma riflette una profonda consapevolezza del potere dell’inconscio. È noto che i sogni possono rivelare conflitti irrisolti della nostra mente, offrendo talvolta soluzioni. Tuttavia, spesso non ne comprendiamo il significato, in parte perché i nostri atteggiamenti e sentimenti possono influenzare questi messaggi, portandoci talvolta a interpretazioni negative.

Come l’Inconscio ci inganna e come conquistarlo

L’Influenza del pensiero positivo: pensare positivamente non è solo un luogo comune del benessere; è una pratica concreta per navigare attraverso i meandri dell’inconscio. Purtroppo, un post non basta per esplorare e spiegare l’ampiezza delle funzioni dell’inconscio, però possiamo suggerirvi alcune pratiche per iniziare a comprenderlo, ad esempio praticando quotidianamente una “beauty routine della mente”. Questo significa evitare di formulare aspettative negative e lavorare verso gli obiettivi con un atteggiamento positivo, indipendentemente dagli esiti.

Sostituire il negativo con il positivo: è cruciale eliminare dal nostro linguaggio frasi come “Capita sempre a me” o “Non mi va bene niente”, sostituendole con affermazioni più ottimistiche come “Andrà meglio la prossima volta”, credendoci davvero. Questo cambia il nostro approccio interiore e ci prepara a ricevere suggerimenti inconsci più costruttivi.

Affrontare, non rimuovere il problemi

La sfida del cambiamento: affrontare gli eventi negativi è complesso; tuttavia, evitarli o rimuoverli non fa che farli sedimentare nell’inconscio, dove eserciteranno una pressione costante per emergere. Sigmund Freud sosteneva che: “Non si dimentica niente, le cose cambiano solo posto ma rimane tutto dentro”. Questa osservazione sottolinea l’importanza di confrontare attivamente i nostri problemi invece di evitarli.

Attraverso la pratica del pensiero positivo e l’attiva elaborazione delle nostre sfide, possiamo navigare meglio le complessità dell’inconscio e promuovere un benessere mentale più sano.

Giulia Averaimo
Giulia Averaimohttps://www.psiconarrativa.it
Con una formazione accademica solida e multidisciplinare, ho conseguito una laurea in Archeologia e Storia dell'Arte seguita da un'altra in Scienze e Tecniche Psicologiche. La mia carriera si è poi evoluta nel campo del giornalismo e della specializzazione in social media. Il focus dei miei contenuti, riguarda la psicologia dei social media e delle dinamiche di gruppo online. Il mio approccio unisce rigorosa ricerca accademica con applicazioni pratiche.

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